Descrizione
Sellerio (Il castello 16.); 1989; noisbn ; brossura con risvolti ; 19,5 x 12,5 cm; pp. 212; Introduzione di Rocco Carbone. ; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (minime imperfezioni), interno ottimo; Buono, (come da foto). ; Arturo Loria (1902-1957) esordì con eccezionale talento nella narrativa italiana, emergendo come figura di spicco della rivista Solaria, accanto a Moravia, Vittorini e altri. Il suo stile picaresco e fantasioso brillò nei racconti La scuola di ballo, Il cieco e la bellona e Settanta favole. Tuttavia, la sua carriera letteraria ebbe un andamento irregolare, in parte per scelta personale, in parte a causa del deterioramento del contesto politico italiano, culminato nelle leggi razziali del 1938. Loria evitò la produzione sistematica, preferendo un’arte narrativa vivace e colorata. Il suo universo letterario mescolava il grottesco e il fantastico, con influenze che spaziavano dalla tradizione picaresca ai cantastorie popolari. La sua poetica richiamava le atmosfere teatrali del Tiepolo, con zingari, maschere e scenari surreali, evocando un’estetica di mondi marginali e fiabeschi. Sebbene Loria non si adattasse al neorealismo emergente, la sua scrittura mantenne un valore originale e indipendente. Oltre ai racconti, lasciò un romanzo incompiuto, Le memorie inutili di Alfredo Tittamanti, e alcuni testi teatrali. La sua opera, spesso dimenticata, merita di essere riscoperta per la sua unicità stilistica e la capacità di coniugare ironia, malinconia e un profondo senso della narrazione. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.
