Descrizione
Einaudi (Saggi 313); 1962; Noisbn; Rilegato con titoli al dorso, sovracoperta; 21,5 x 16 cm; pp. XXIII-248; A cura di Wieland Schmied. Traduzione di Fausto Codino. Prima edizione. Volume illustrato in b./n. 4 fotografie b/n fuori testo.; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi della sovracoperta, volume saldo, interno ottimo; Buono, (come da foto). ; Heinrich Schliemann, imprenditore e archeologo, rivoluzionò gli studi sulla civiltà greca con gli scavi a Troia, Micene, Orcomeno e Tirinto. Attraverso ricerche su larga scala, portò alla luce reperti che misero in discussione la tradizionale cronologia della guerra di Troia e l’origine della civiltà greca. Guidato dalla sua passione per Omero e dalla convinzione che i poemi epici riflettessero eventi storici reali, Schliemann finanziò e condusse personalmente gli scavi, scoprendo importanti testimonianze archeologiche. Tuttavia, il suo approccio suscitò critiche, poiché le sue interpretazioni spesso tendevano a confermare le sue teorie personali più che seguire metodi scientifici rigorosi. Schliemann unì determinazione imprenditoriale e metodo archeologico, riuscendo a ottenere permessi e risorse nonostante le resistenze accademiche e politiche. Il suo lavoro contribuì allo sviluppo della moderna archeologia e alla comprensione della Grecia antica, accumulando tesori che ancora oggi suscitano dibattiti tra gli studiosi. La sua figura resta emblematica: un uomo con un intuito straordinario per le scoperte, un metodo non sempre ortodosso e una passione incrollabile per il passato. Anche tra le perplessità del mondo scientifico, il suo impatto sull’archeologia rimane indelebile. ;