Descrizione
Newton Compton (Le grandi civiltà.); 2006; Noisbn; Rilegato con titoli al piatto e dorso, sovracoperta; 23,5 x 16,5 cm; pp. 335; Traduzione di Franco Ossola. Volume illustrato con 106 tavv b/n fuori testo.; Presenta leggeri segni d’uso ai bordi (piccole imperfezioni), interno senza scritte, lievemente brunito; Buono (come da foto). ; Alla vigilia dello sbarco di Colombo sulla costa caraibica il regno più vasto del mondo conosciuto si chiamava Tahuantinsuyu, ossia «la Terra dei Quattro Cantoni», il nome con cui gli Inca indicavano il loro meraviglioso Paese. Al culmine del suo splendore, la capitale imperiale, Cuzco, estendeva il suo dominio su un territorio che comprendeva il Cile settentrionale, la parte superiore dell’Argentina, la Bolivia, il Perú, l’Ecuador e la parte meridionale della Colombia odierna. Quando nel 1532 Francisco Pizarro e uno sparuto drappello di mercenari approdarono sulla costa desertica del Perú per avventurarsi lungo le pendici andine, trovarono città ricche di straordinari palazzi e templi sacri, capolavori in oro e metalli preziosi, una rete di arterie stradali impressionante per vastità ed efficienza. Naturalmente questa magnifica civiltà non nasceva dal nulla, ma era il risultato del succedersi di culture secolari che avevano lasciato un’eredità stupefacente: Chavin, Moche, Nazca, Huari e Chimú. Il volume ripercorre questa storia straordinaria, tracciando, alla luce dei risultati di recenti ricerche, un quadro nuovo ed esauriente della lotta millenaria che le genti andine condussero per adattarsi a condizioni naturali ostili, dal terribile e arido deserto costiero ai gelidi territori degli altipiani. Ne risulta un affascinante viaggio nella storia dell’antico Perú dai primi insediamenti fino alla conquista spagnola e alla scomparsa della più grande nazione del mondo di allora a causa di un manipolo di uomini avidi di ricchezze. ;