Gengis Khan e l’impero dei Mongoli. Gibson Michael. Newton Compton, 1979.

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Descrizione

Newton Compton (Newton ragazzi. Civilta del passato 10.); 1979; Noisbn; Copertina flessibile ; 24 x 17 cm; pp. 94; Traduzione di Gualtiero Stefanon. Prima edizione collana. Volume illustrato in b./n. con disegni e cartine di John Walters. 8 tavv. a col. fuori testo.; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (piccole imperfezioni), interno pulitio; Molto buono, (come da foto). ; Verso la fine del XII secolo orde di Mongoli nomadi calarono dalle sterili steppe dell’Asia centrale, spargendo terrore e disordine tra gli stati civilizzati dell’Occidente. Intere città furono rase al suolo, uomini donne e bambini massacrati. Di quei tempi il libro ricostruisce gli avvenimenti salienti, indicando nelle linee essenziali la spietata ascesa al potere del capo mongolo Gengis Khan, dall’adolescenza di esiliato privo di amicizia agli ultimi anni di vita come Khan di tutti i Mongoli, signore di uno dei più estesi imperi del mondo. Seguono poi le gesta dei suoi discendenti fino a quelle di Kublai Khan, conquistatore di tutta la Cina, con cui l’impero raggiunse dimensioni gigantesche. Tuttavia in un centinaio d’anni esso sarebbe crollato, lasciandosi dietro niente di più che una leggenda: favole di grandi guerrieri, di torture selvagge, di uomini che bevevano il sangue dal collo dei loro cavalli e seppellivano vivi i nemici sotto cumuli di pietre. E’ una storia ricostruita sulla base delle testimonianze dei più antichi ambasciatori dell’occidente nelle remote terre asiatiche: il francese Guglielmo di Rubruquis, il frate Giovanni da Pian del Carpine e il veneziano Marco Polo. Il libro, riccamente illustrato con fotografie moderne, cartine e disegni appositamente realizzati, fornisce una visione affascinante di un mondo ancora lontano da quello occidentale. ;