Descrizione
Einaudi (Millenni); 1965; Noisbn ; Rilegato con sovracoperta; 22 x 15 cm; pp. 617; Prefazione e traduzione di Cesare Pavese ; Segni d’uso alla sovracopertina e acetato (piccole mancanze ai bordi e imperfezioni), firma alla prima pagina bianca, interno senza scritte; Accettabile (come da foto). ; David Copperfield è senza dubbio il romanzo di Dickens dov’è piú estrosa la caratterizzazione e piú gustosa la futilità dell’intreccio. Un mondo vastissimo ci viene qui evocato: borghesi, marinai, casalinghe, truffatori, semplici ragazze, avvocati, bottegai, fantesche, spostati, in un viluppo di quotidiane avventure che non escludono l’eroismo né la morte, eppure tutti quanti stanno al reale nella proporzione di figurine vedute allo stereoscopio. Questa curiosa qualità ci pare insieme il sapore e il limite del romanzo. Lo stupore – la poesia – che in Dickens si sprigiona davanti a ogni nuovo incontro umano, a ogni bizzarria e singolarità della folla, trova nel tono autobiografico una coerenza fantastica, specialmente nelle pagine sull’infanzia, che salda ogni figura, ogni macchietta, nell’ambiente dei fatti. Fin che dura l’infanzia e il ricordo, la storia del piccolo David ha uno sviluppo, ed egli vive in un mondo costruito dalla fantasia. Sono pagine indimenticabili, e ciascuno di noi (non so lode piú grande) ritrova nel racconto la propria esperienza segreta. Dalla prefazione di Cesare Pavese; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.