Dall’Ellade a Bisanzio. Alberto Arbasino. Adelphi, 2006.

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Descrizione

Adelphi (Piccola Biblioteca 536.); 2006; 9788845920301 ; Copertina flessibile con risvolti ; 17,5 x 10,5 cm; pp. 164; Volume con 1 ill. e 11 tavv. in b/n f.t. ; Presenta minimi segni d’uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte; Molto buono, (come da foto). ; Nell’estate del 1960, alcuni giovani italiani di buone letture decidono di sfuggire le Olimpiadi a Roma e visitare invece Olimpia (e gli alti luoghi della grecità mitica), in un viaggetto di formazione prima dei turismi di massa ormai imminenti. Un programma di santuari e isole e citazioni classiche. Però la Callas va cantando la Norma a Epidauro, e la celebrata Katina Paxinou recita Euripide all’Erode Attico. Dunque i leggendari monumenti vengono percorsi e commentati da una instancabile café society milanese e francese che si è formata soprattutto sulle Elene ed Elettre e Giocaste e Antigoni brillantemente rinfrescate da Giraudoux, Cocteau, Stravinskij, Anouilh, Poulenc, Jouvet, Sartre… Tutto quel neoclassicismo ‘anni Trenta’ fra surrealismo e Picasso, più Chanel che Nietzsche, niente erudizione da Gottinga o Tubinga, e solo un sentore dell’Arianna a Nasso di Hofmannsthal e Strauss. Ecco dunque una conversation piece d’epoca – allora ‘sofisticata’, oggi archeologica – fra il Partenone e Olimpia e Delfi e Micene e Mikonos… Con un finale «in turcheria», nella prelibata décadence di Bisanzio. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.