Descrizione
La Nuova Italia (Educatori antichi e moderni CLXV.); 1961; Noisbn; Copertina flessibile ; 20 x 13 cm; pp. XII-401; Traduzione e introduzione di Antonio Guccione Monroy. Prima edizione. ; Presenta segni del tempo principalmete ai bordi, interno senza scritte, lievi fioriture ai tagli e alle prime ed ultime pagine, bruniture. Scheda editoriale ; Accettabile (come da foto). ; Come pensiamo, tra i numerosi scritti di John Dewey, è uno dei più popolari e influenti, ed è certamente tra quelli che hanno maggiormente contribuito a consolidare la sua reputazione, almeno negli Stati Uniti, come figura intellettuale di spicco del movimento pedagogico noto come attivismo. Questo testo riveste un’importanza particolare per la comprensione genuina e approfondita di tale movimento. Nelle formulazioni tipiche di Dewey, la base dell’attivismo risiede in una pedagogia e metodologia dell’intelligenza pensante: la formazione di un atteggiamento sperimentale della mente. Senza tale approccio, l’attivismo rischia di trasformarsi, non solo in una moda passeggera, ma in un compromesso pedagogico ambiguo e potenzialmente dannoso. Per il lettore italiano, e in particolare per gli insegnanti, Come pensiamo offre una chiara e accessibile esposizione degli aspetti logici e metodologici dello sperimentalismo. Questa limpidezza supera di gran lunga quella di altre opere di Dewey, fornendo l’opportunità di una più corretta e completa interpretazione della sua dottrina educativa, considerata tra le più rilevanti del nostro tempo. Tale dottrina, tuttavia, non è sempre stata compresa nel suo autentico spirito e significato. ; L’immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.